Miriana Lanzone | Venafro (IS). Scomparsa il 22 giugno del 1983 mentre rientrava a casa dopo una lezione di musica, la sparizione di Emanuela Orlandi, all’epoca cittadina vaticana di appena 15 anni, continua a far discutere. Uno dei più celebri casi irrisolti della storia italiana e vaticana, quello di Emanuela Orlandi non smette di interessare, generazione dopo generazione.
Implicati e sospettati lo stesso Stato Vaticano, lo Stato Italiano, la Banda della Magliana, il terrorismo internazionale, i servizi segreti di diversi Stati e un possibile omicida, le indagini non hanno mai portato alla luce la realtà dei fatti. Non si è mai arreso il fratello Pietro, che da oltre 40 anni cerca giustizia per la sorella, ma la verità sulla sua scomparsa stenta a venire a galla.
La Commissione Regionale per la Parità e Pari Opportunità del Molise ha deciso di unirsi alla battaglia, tentando di far chiarezza sui segreti e i misteri di uno dei casi fra i più discussi della storia e del giornalismo italiani e, per questo fine, ha deciso di ospitare, venerdì 29 novembre, alle ore 10:30, presso la Palazzina Liberty di Venafro, Pietro Orlandi in persona. Sarà lui a raccontare, alla presenza di scuole e pubblico, le ultime novità sul sequestro della sorella, che all’epoca era appena un’adolescente.
Saranno presenti all’evento il Presidente del Consiglio della Regione Molise Quintino Pallante, il Sindaco del Comune di Venafro Alfredo Ricci, la Presidente della Commissione Regionale per la Parità e Pari opportunità del Molise Giusi Di Lalla e, infine, Ivano Pascarella, membro della Commissione sopracitata e principale organizzatore dell’evento.
(Foto da ansa.it)