Pieidmonte Matese. Uno dei primi a crederci fino in fondo al cammino del FC Matese è stato senza dubbio il Presidente Carmine Matera cosi come l’amministratore delegato della società Bruno Pagliaro che spesso hanno incassato in silenzio critiche, forse anche gratuite, all’inizio del torneo non proprio favorevole in termini di risultati “Un altro Campionato è giunto al termine- dice il massimo dirigente Matera- nche se all’orizzonte ci attendono i playoff — quella “coda” ad alta intensità emotiva che potrebbe spalancarci le porte del tanto agognato “paradiso”.
– Presidente un bilancio possiamo tracciarlo?
“Certamente si, un bilancio doveroso per rispetto di quanto fatto e per rendere onore a chi, con sacrificio e passione, ha portato avanti questa stagione.
In cima ai complimenti va senz’altro il Vastogirardi, che ha centrato meritatamente la promozione in Serie D. Bravi loro, davvero. Ma gli applausi, convinti e sentiti, devono andare anche — e forse ancor più — alla nostra FC MATESE, di cui ho l’onore di essere Presidente.
È stata una stagione cominciata in salita. Abbiamo affrontato difficoltà serie, alcune delle quali ereditate dalla scorsa annata. Le abbiamo superate con determinazione, sistemando pendenze e trovando coesione in un gruppo che si è trasformato, giornata dopo giornata, in una vera famiglia sportiva. Un gruppo guidato in modo esemplare da Roberto Savoia, giovane tecnico di Piedimonte con un futuro luminosissimo davanti, affiancato da una colonna del calcio matesino come Silvano Romagnini, il cui apporto è stato fondamentale”.
– Il risultato piu’ importante?
“Il dato più eclatante nel girone di ritorno? abbiamo ottenuto più punti di tutti. Un cammino straordinario che ci ha portato a conquistare un secondo posto che ci inorgoglisce, ci emoziona e ci dà slancio per affrontare i playoff con la consapevolezza che nulla è impossibile”.
– Secondo lei quale il valore aggiunto?
“Un valore aggiunto, che voglio sottolineare con forza, è stata la presenza in squadra di numerosi ragazzi del nostro territorio. Sono loro il cuore pulsante del progetto, la linfa vitale per il futuro del calcio a Matese. E non parliamo solo di calcio: la Polisportiva Matese, che ingloba più di 600 iscritti in tantissime discipline, è la testimonianza concreta di una realtà viva, appassionata, autentica”.
– Anche la tifoseria non ha mai abbandonato la squadra?
“Certo, Non possiamo poi dimenticare i nostri tifosi. Sempre al nostro fianco, anche nei momenti più difficili, come quelli di inizio stagione, culminati con l’esonero di Mister De Rosa — a cui va comunque il nostro abbraccio — e la dolorosa ma necessaria scelta di separarsi da alcuni giocatori che non condividevano fino in fondo la nostra visione”.
– Alla luce di questi risultati?
“Ora guardiamo avanti, ai playoff, con il cuore acceso e con una certezza: i tifosi saranno ancora la nostra arma in più.Un ringraziamento di cuore a tutto lo staff dirigenziale, a partire da Bruno Pagliaro, persona di valore e punto di riferimento costante, a Pietro Pacilio e Alessandro Santangelo, che con professionalità e competenza hanno fatto la differenza, e a tutti coloro che hanno speso anche un solo minuto per questa nostra FC MATESE.Adesso, testa ai playoff. Il sogno continua e domenica tutti allo stadio”.