Il Consiglio Comunale approva una delibera, già lo scorso mese di marzo contro la chiusura del reparto maternità dell’ospedale locale
SESSA AURUNCA – La città si mobilita in difesa del suo Punto Nascita. Con una delibera approvata dal Consiglio Comunale, l’Amministrazione di Sessa Aurunca ha espresso la propria netta contrarietà alla soppressione del reparto maternità presso il Presidio Ospedaliero cittadino. Una scelta che, se attuata, rischierebbe di lasciare scoperto un vasto territorio già penalizzato da carenze infrastrutturali e sanitarie.
Il provvedimento giunge dopo che la Direzione Generale dell’ASL Caserta, con una nota ufficiale datata 26 maggio 2023 (prot. n. 0273839), ha nuovamente inoltrato al Ministero della Salute e al Comitato Percorso Nascita Nazionale la richiesta di deroga per il mantenimento del Punto Nascita di Sessa Aurunca, evidenziando le gravi criticità del territorio e il concreto rischio di aumento della morbilità e mortalità materno-fetale in caso di chiusura.
Nonostante i numeri ridotti – 191 parti nel 2022 – il Punto Nascita ha mostrato segnali incoraggianti: maggiore fidelizzazione delle gestanti, riduzione del ricorso ai tagli cesarei primari (attorno al 27%) e miglioramento della qualità dei percorsi assistenziali. Elementi ottenuti anche grazie all’integrazione con i servizi territoriali e alla formazione continua del personale, spesso svolta in collaborazione con l’ospedale Moscati di Aversa.A rafforzare la posizione del Comune c’è anche la recente ristrutturazione e ammodernamento della struttura ospedaliera, ora pienamente conforme agli standard di sicurezza, tecnologia e operatività richiesti per offrire un’assistenza materno-infantile adeguata.
“La chiusura del Punto Nascita – si legge nella delibera comunale – comporterebbe gravi disagi per le donne in gravidanza, costrette a percorrere chilometri per raggiungere altri ospedali, aumentando i rischi clinici e abbassando la qualità dell’assistenza. In un territorio già segnato da difficoltà logistiche, denatalità e viabilità compromessa anche dai cambiamenti climatici, sarebbe un passo indietro inaccettabile.”
Il Consiglio Comunale ha quindi chiesto un ripensamento delle politiche sanitarie regionali, invocando un’equa distribuzione dei servizi che tenga conto delle specificità dei territori più periferici. Il Comune ha anche espresso sostegno alla richiesta di deroga avanzata dall’ASL Caserta, auspicando una rapida e positiva risposta da parte del Ministero della Salute. La battaglia per la salvaguardia del Punto Nascita di Sessa Aurunca entra così in una fase decisiva, con il coinvolgimento delle istituzioni locali e della comunità, determinata a difendere un presidio sanitario essenziale per la sicurezza e la dignità delle madri e dei neonati del territorio.

