Lorenzo Applauso| Piedimonte Matese. Il prossimo 3 giugno 2025, presso l’Auditorium del Liceo Galilei, si terrà la seconda edizione dell’iniziativa “I Musicisti della Nostra Terra”, evento culturale che quest’anno sarà interamente dedicato alla figura di Alessandro Vessella, compositore, direttore e innovatore musicale di rilievo nazionale.
Il convegno, dal titolo evocativo “Tradizione e Sperimentazione: La via del coraggio”, sarà moderato dal Prof. Antonio Bellone, noto musicologo di origini locali, e vedrà la partecipazione di due ospiti d’eccezione: la Maestra Lucia Rapuano dell’Accademia di Santa Cecilia e la Prof.ssa Valeria Iannotta, paleografa e filologa della musica. L’incontro, pur rivolto in particolare agli studenti del Liceo musicale, sarà aperto al pubblico, offrendo così a tutta la cittadinanza un’occasione preziosa di approfondimento e riflessione sull’eredità musicale del territorio.
“L’idea – spiega il prof. Bellone – è quella di costruire nel tempo una serie di studi con esperti per meglio sostenere la valutazione delle eccellenze culturali del nostro territorio. Oltre la mia figura, ci saranno una paleografa e filologa della musica e una pianista ricercatrice”.
Il prof. Bellone, tra l’altro, è autore di una scoperta musicologica di grande valore, avendo riportato alla luce il manoscritto originale della “Ninna nanna al Bambino Gesù”, capolavoro seicentesco del compositore alifano Orazio Michi. Un ritrovamento che ha destato l’attenzione della comunità scientifica e rilanciato l’interesse su un autore fino a poco tempo fa dimenticato.
Eventi come questo rappresentano un fondamentale strumento di valorizzazione del patrimonio culturale locale. Figure come Bellone – con competenze rare e profonde – andrebbero coinvolte attivamente dalle istituzioni per portare avanti progetti di ricerca capaci di restituire dignità e visibilità alle eccellenze del passato. Non solo per un dovere di memoria, ma anche per costruire un’identità culturale forte e condivisa.
L’omaggio ad Alessandro Vessella sarà quindi molto più di una commemorazione: sarà un’occasione per riflettere su come tradizione e sperimentazione possano dialogare, anche oggi, attraverso la musica e la conoscenza