Il punto nascita o meglio la chiusura del punto nascita a Piedimonte Matese e Sessa Aurunca è motivo di dibattito socio-politico in queste ore nell’alto casertano. Anche il parlamentare della Lega Gianpiero Zinzi ha interrogato il Ministro della salute che vi riportiamo integralmente:
Al Ministro della Salute. Per sapere – premesso che:
la Regione Campania ha annunciato la chiusura, entro il corrente mese di giugno 2025, dei punti nascita di Sapri, Sessa Aurunca e Piedimonte Matese, i cui volumi di attività si collocano al di sotto della soglia di 500 parti annui;
le comunità interessate dalle chiusure si sono mobilitate in seguito all’annuncio, manifestando la loro opposizione al provvedimento regionale che rischia di privare territori già penalizzati dalla marginalità geografica dell’ennesimo presidio sanitario di prossimità;
il Presidente della Regione, in luogo che assumersi le proprie responsabilità, si è limitato ad attaccare il Governo, parlando di chiusura “imposta” dal Ministero interrogato nell’ambito del percorso pianificato per l’uscita della Regione dal Piano di rientro;
gli atti ministeriali citati dal Presidente della Regione, richiamati anche nelle premesse alla delibera di Giunta regionale n. 127 del 20 marzo 2025, recante l’approvazione del “documento tecnico di uscita dal Piano di Rientro”, non contengono tuttavia un elenco di punti nascita da chiudere obbligatoriamente, come lascerebbe intendere la ricostruzione operata dal governatore regionale, bensì un mero obiettivo in termini percentuali, riproduttivo degli standard previsti a livello nazionale dal decreto del Ministero della salute 2 aprile 2015, n. 70;
le dichiarazioni del Presidente della Regione, inoltre, non considerano minimamente i fattori che hanno concorso a determinare l’attuale situazione che coinvolge i punti nascita campani e che possono essere riassunti, in ordine cronologico:
- nell’individuazione e adozione, da parte dei governi di centrosinistra, di criteri inadeguati per la distribuzione dei punti nascita, ancorati a una rigida soglia numerica che non tiene conto delle peculiarità dei territori e del calo delle nascite che prosegue incessantemente dal 2008, con riflessi inevitabili sui volumi di attività dei centri;
- nella totale assenza di programmazione della Regione Campania, nella quale non si è fatto nulla negli ultimi dieci anni per potenziare i percorsi nascita e rilanciare l’assistenza sanitaria di prossimità;
- nell’incapacità, imputabile sempre alla Regione Campania, di far valere gli strumenti a disposizione per mantenere in vita i punti nascita attualmente a rischio chiusura in deroga alla soglia vigente, così come previsto dal decreto del Ministero della Salute 11 novembre 2015;
i punti nascita che la Regione si appresta a chiudere, infatti, sono situati in territori caratterizzati da isolamento geografico, difficoltà nei collegamenti e carenza di strutture alternative. Elementi che rendono la presenza di tali servizi indispensabile per i cittadini e che giustificherebbero una loro apertura in deroga, come hanno evidenziato anche i sindaci dei territori coinvolti, affiancati da rappresentanti civici, comitati e associazioni locali;
la necessità di ridurre le disparità territoriali, considerando tra i criteri idonei per il mantenimento di un punto nascita la sua posizione geografica, con particolare attenzione alle zone disagiate, è stata rimarcata anche nella risoluzione unitaria 7-00007 approvata dalla Commissione affari sociali della Camera in data 4 aprile 2023;
l’approvazione della risoluzione citata, con il parere favorevole del Governo, conferma l’impegno e il grande lavoro che il Ministero della salute sta portando avanti per il potenziamento della sanità di prossimità –:
se intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, per scongiurare la chiusura dei punti nascita di Sapri, Sessa Aurunca e Piedimonte Matese, anche attraverso l’apertura di un Tavolo tecnico che tenga conto delle istanze e delle peculiarità dei territori, in linea con gli obiettivi del Governo di favorire e tutelare la maternità.
ZINZI