PIEDIMONTE MATESE – Oggi, venerdì 19 luglio, alle ore 19, la gente torna a far sentire la propria voce contro la chiusura del punto nascita dell’Ospedale di Piedimonte. Dopo l’ottimo riscontro della scorsa settimana, si replica con una nuova manifestazione pacifica: il corteo partirà da Piazza Roma per poi raggiungere l’Ospedale cittadino.
A guidare la protesta, simbolicamente e fisicamente, ci saranno mamme, donne, bambini e famiglie, unite dallo slogan: “Facciamoci sentire, senza creare disagi, ma con presenza e cuore”. Un messaggio chiaro, forte e deciso, ma rispettoso, che intende richiamare l’attenzione delle istituzioni regionali e nazionali su una decisione giudicata da molti come ingiusta e penalizzante.
Accanto ai cittadini, anche l’amministrazione comunale, che attraverso un comunicato ufficiale del sindaco di Piedimonte ha ribadito il proprio impegno silenzioso ma concreto: “Noi – si legge nella nota – come amministrazione, stiamo continuando, incessantemente, a incontrare rappresentanti della Regione e del Governo per rimediare a una scelta ingiusta ma soprattutto incoerente con la grande attenzione che hanno mostrato per le aree interne. Il nostro territorio avrà il punto nascita perché è un suo diritto averlo”.
In piena sintonia anche l’assessore comunale e presidente del Parco Regionale, Agostino Navarra, che ha dichiarato:“Esprimo la mia piena vicinanza a tutte le iniziative di mobilitazione contro la chiusura del punto nascita. È una decisione ingiusta che penalizza le famiglie e l’intero territorio del Matese. Continueremo, insieme alle istituzioni locali, a difendere con forza questo diritto fondamentale, perché la salute non può essere negata alle aree interne. Invito tutti a partecipare e a far sentire la propria voce: solo uniti potremo restituire dignità e servizi essenziali alla nostra comunità”. La manifestazione si preannuncia dunque partecipata e determinata, un ulteriore segnale che il Matese non intende restare in silenzio di fronte a scelte che ne compromettono il futuro e i diritti fondamentali.