Lorapp. Il successo si conquista anche fuori dal palco, parola di Martina. C’è una vecchia, dolcissima legge non scritta nel mondo dello spettacolo: spesso, chi esce “bocciato” da un concorso, una gara o un festival, è proprio colui – o colei – destinato a brillare di luce propria poco dopo. Sanremo docet: Mina nel 1961 con “Le mille bolle blu” venne clamorosamente esclusa dalla finale, e Bobby Solo nel ’64 fu penalizzato per aver cantato in playback “Una lacrima sul viso”. Il resto è storia. E, fatte le dovute proporzioni, la storia si ripete anche oggi. Ne sa qualcosa Martina Petruccio, giovane bellezza dell’alto Casertano, che ha incantato alle tappe di Miss Italia ma – sorpresa delle sorprese – non è nemmeno entrata tra le fasce. Bocciata? Ma nemmeno per sogno. Anzi, per lei è solo l’inizio di qualcosa di molto più interessante. Martina, che al concorso ha portato la sua bellezza mediterranea senza troppi fronzoli, è già pronta a debuttare in una trasmissione sportiva come conduttrice. Un’opportunità che arriva in un momento in cui il suo nome inizia a circolare con sempre maggiore insistenza, nonostante il concorso non le abbia regalato una corona. Chi la incontra, lo conferma: Martina è bella anche senza un filo di trucco, elegante in modo naturale, con un’intelligenza che non ha bisogno di urlare e uno sguardo capace di scrutarti fin dentro l’anima. Il sorriso? Sempre pronto, sincero, contagioso. Una Miss Italia “vera” anche senza il titolo, perché incarna quell’ideale di bellezza tipico del nostro Paese: calda, intensa, genuina. Eppure, lei prende tutto con filosofia: “L’ho fatto per gioco”, racconta con semplicità. Niente smanie di protagonismo, niente sogni fuori misura. Se va, va. Intanto, le richieste non mancano e lei continua a studiare, investendo su se stessa con la testa sulle spalle. In un’epoca in cui il talento spesso si misura in like, Martina dimostra che la sostanza fa ancora la differenza. E il bello deve ancora venire e intanto il suo primo obiettivo è lo studio.
- A quale facoltà sei iscritta?
“Sono iscritta alla facoltà di Scienze della Formazione Primaria. Ho scelto questo percorso perché da sempre sento una forte vocazione verso il mondo dell’educazione e dell’infanzia. Accompagnare i bambini nella loro crescita, aiutarli a scoprire il mondo e trasmettere valori positivi é qualcosa che sento profondamente. Poter contribuire alla loro crescita, allo sviluppo e all’apprendimento è per me una grande responsabilità, ma anche un’enorme fonte di soddisfazione”.
- Cosa vorrai fare da grande?
“Da grande vorrei riuscire a realizzarmi seguendo una strada che sento davvero mia. In questo momento sto cercando di capire quale direzione prendere, e mi sento un po’ come il figlio nel film “Che ora è?”, interpretato da Massimo Troisi: piena di sogni, ma anche di dubbi, con il bisogno di trovare il mio spazio nel mondo. Vorrei riuscire a unire le mie passioni – l’infanzia, la comunicazione, la moda – in un percorso che mi rappresenti fino in fondo. Non so ancora quale sarà la mia meta, ma sto imparando ad ascoltarmi e a seguire ciò che mi fa stare bene davvero”
- Da indiscrezioni si sa che sei stata scelta per la conduzione di una trasmissione sportiva, vero?
“Sì, è vero, ed è un’emozione indescrivibile. Essere stata scelta per la conduzione di una trasmissione televisiva rappresenta per me un grande traguardo, ma anche un nuovo punto di partenza. È un’opportunità che non avrei mai immaginato fino a qualche tempo fa, soprattutto perché per anni ho vissuto chiusa nella mia timidezza . Oggi, invece, mi sento pronta a mettermi in gioco, con entusiasmo, professionalità e voglia di imparare”.
- Tra condurre, sfilare o fare cinema quali sono le cose che ami fare di piu’?
“Mi affascinano tutte e tre, ma ognuna in modo diverso: Condurre mi piace perché mi permette di comunicare, entrare in contatto con le persone. Sfilare è il mio modo di esprimermi senza parlare: attraverso la moda riesco a raccontare chi sono. Il cinema, invece, mi incuriosisce perché unisce emozione, arte e interpretazione, e mi piacerebbe un giorno esplorarlo più a fondo”.
- Il tuo rapporto con gli uomini?
“In passato non mi sono mai sentita davvero capita o accolta per quella che ero. Questo mi ha portata, col tempo, a dare più valore al mio equilibrio personale. In questo momento non cerco l’amore, perché sento il bisogno di concentrarmi su me stessa, sulle mie ambizioni e sulla mia crescita. Credo che solo quando si sta bene con sé stessi si possa costruire qualcosa di sano anche con gli altri”.
- La tua bellezza è indiscutibile, come fai a tenere a bada i ragazzi?
“Ti ringrazio per il complimento. In realtà non amo stare al centro dell’attenzione e preferisco che le persone si avvicinino per ciò che sono, non solo per come appaio. In questo momento della mia vita sono molto concentrata su me stessa. Se qualcuno si avvicina con rispetto, fa piacere, ma non mi lascio distrarre facilmente: so cosa voglio e dove sto andando”.
- Quale il tuo sogno nel cassetto
“Mi piacerebbe lasciare un segno, ispirare gli altri restando sempre me stessa. Che sia in una classe, su un palco o davanti a una telecamera, sogno di fare qualcosa che mi rappresenti davvero, in cui sentirmi libera, realizzata e felice”.