CASERTA – Cresce la protesta tra i cittadini e gli attivisti dell’Alto Casertano, iscritti e simpatizzanti del MoVimento 5 Stelle, dopo la pubblicazione della lista dei candidati del M5S per la provincia di Caserta alle prossime elezioni regionali. A far discutere è la composizione territoriale della lista, che vede la totalità dei candidati concentrata in un raggio di pochi chilometri, lasciando di fatto esclusa gran parte della provincia.Nel dettaglio, la lista presentata dal Movimento 5 Stelle conta otto candidati provenienti da due aree ristrette: quattro dall’agro aversano (Ketty Cassandra, Fabio Di Micco, Raffaele Bencivenga e Aldo Simonelli) e quattro tra Caserta e comuni limitrofi (Daniela Rettore, Raffaele Aveta, Federico De Matteis e Carmela Mucherino). Una scelta che ha sollevato forti perplessità tra gli attivisti di altre aree della provincia, in particolare del litorale domizio, della valle di Suessola e dell’Alto Casertano.A farsi portavoce del malcontento è il gruppo di attivisti dell’Alto Casertano che, intorno alla proposta di candidatura del dott. Emilio Iannotta, avevano raccolto il sostegno di centinaia di iscritti e simpatizzanti. La loro richiesta era chiara: una rappresentanza autentica di un territorio da sempre sottorappresentato nelle scelte politiche del Movimento a livello provinciale e regionale.La composizione attuale delle liste, secondo il gruppo, rappresenta un grave squilibrio territoriale: “La provincia di Caserta conta 104 comuni distribuiti su 2.651 km², non è accettabile che l’intera rappresentanza sia concentrata in un’area che copre appena un centinaio di chilometri quadrati”, si legge in una nota congiunta.Gli attivisti hanno rivolto una richiesta formale e urgente di confronto ai vertici del Movimento, indirizzata al Presidente Giuseppe Conte, al candidato presidente della Regione Campania Roberto Fico, al coordinatore regionale Salvatore Micillo, al coordinatore provinciale Giuseppe Buompane, ai parlamentari eletti nella provincia e ai rappresentanti dei gruppi territoriali.“Chiediamo un confronto democratico, allargato e pubblico, che inspiegabilmente è mancato nella fase di elaborazione delle liste”, prosegue il comunicato. Il gruppo sottolinea che l’esclusione del dott. Emilio Iannotta ha generato malumori, cancellazioni, disillusione e malcontento nell’Alto Casertano. Ma anche in altre importanti realtà si criticano modalità e criteri della compilazione delle liste e una Assemblea provinciale urgente, come testimoniato da una presa di posizione ufficiale del Gruppo Territoriale di Aversa.L’appello è dunque a una rivalutazione urgente delle liste prima della chiusura definitiva, affinché anche i territori oggi esclusi possano vedere riconosciuto il proprio diritto alla rappresentanza.
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