Caserta/Napoli/Bari. Una Riunione interprovinciale di coordinamento delle Forze di Polizia si è svolta presso il Palazzo di Governo di Napoli, convocata di intesa dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, e del Prefetto di Caserta, Lucia Volpe, per l’ulteriore rafforzamento del dispositivo dei controlli in Terra dei fuochi.
Presenti i vertici provinciali delle Forze di Polizia, i Comandanti regionali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri Forestali, il dirigente del Compartimento della Polizia stradale, il comandante del Reparto aeronavale della Guardia di Finanza, i Comandanti provinciali dei Vigili del Fuoco, l’Incaricato del Ministro dell’interno per gli incendi dolosi di rifiuti in Campania, il Comandante del 2° Raggruppamento Campania dell’Esercito- Operazione Strade Sicure, i Comandanti della Polizia metropolitana e provinciale di Caserta, i rappresentanti di AGEA e ARPAC.
Nel corso della riunione sono stati analizzati i risultati delle attività di prevenzione nelle ultime settimane: ispezionate 83 imprese, 50 delle quali colpite da sequestro, controllati più di 2600 veicoli, con conseguenti 54 sequestri, denunciate 68 persone (alcune delle quali risultate con precedenti specifici o con legami con la criminalità organizzata locale) e operati 7 arresti, irrogate sanzioni per oltre 460.000 euro.
Per incrementare l’azione congiunta delle Forze di Polizia, dell’Esercito, della Polizia metropolitana e provinciale di Caserta e delle Polizie locali, il modello dei controlli in Terra dei fuochi cambia ora per dare maggiore continuità, specializzazione e intensità alle azioni di contrasto a sversamenti e roghi.
L’obiettivo è operare un nuovo cambio di passo nella prevenzione degli illeciti ambientali e amplificare la capacità dei controlli di dissuadere comportamenti illeciti, dando massima applicazione agli strumenti offerti dal recente D.L. n. 116/2025, che consentono oggi di cogliere più incisivi risultati, sotto il profilo dei deferimenti per reati caratterizzati da maggior gravità, della possibilità di operare arresti e sequestri e dell’introduzione di nuove sanzioni accessorie.
Il nuovo modello sviluppa:
1. una prevenzione articolata su controlli su strada continuativi, sia attorno ai siti critici per il reiterato sversamento che a salvaguardia delle aree oggetto di rimozioni di cumuli di rifiuti, assieme a controlli organici sulle filiere produttive più a rischio di illecito smaltimento e a controlli a sorpresa, da parte di pattuglie miste Esercito/Forze dell’ordine, con particolare riferimento a possibili attività in nero e aree di stoccaggio;
2. servizi più stabilmente programmati e integrati, anche attraverso pattugliamenti h. 24, servizi di sorveglianza aerea notturna e attivazione di nuovi servizi dedicati;
3. incremento della dotazione tecnologica e dei sistemi informativi. La sperimentale Control room appena inaugurata presso il Comando Regionale Carabinieri Forestali è volta alla tempestiva acquisizione e circolazione di segnalazioni e informazioni (disponibili anche attraverso nuove dotazioni di droni e videocamere), in collegamento con l’attività dei mezzi sul campo. Agea sta, inoltre, completando l’applicativo per consentire l’incrocio dei dati satellitari dei terreni agricoli in suo possesso.
Le soluzioni sperimentate in estate con il Piano straordinario diventano così sistema, per assicurare alla prevenzione una strategia combinata e un ulteriore passo per l’attuazione della sentenza CEDU del 30 gennaio scorso.

